Intervista a Nicolas Lupatelli, titolare

La storia dell’ amarena di Cantiano parte a lontano, dall’ est Europa, sembra che sia stata portata tagli antichi Romani nel 65 a.c., in seguito nella provincia Pesaro Urbino ha trovato un ambiente ideale, è così?

Le radici del Ciliegio Acido vengono da lontano, si dice siano nate in Asia, ma molti esperti rivelano che l’origine sia la zona balcanica.
 Plinio il Vecchio, famoso scrittore e comandante romano, riporta nella sua “Naturalis Historia”, vasta enciclopedia che tratta di differanti aspetti naturalistici, che il Ciliegio sia stato importato in Italia da Lucullo durante una delle sue campagne in Oriente, avvenute tra il 73 a.c. e il 67 a.c.. In realtà alcuni Botanici e Naturalisti discordano dall’affermazione di Plinio, in quanto certi che il Ciliegio, sia dolce che acido, esistesse già da prima delle spedizioni in terra orientale, si pensa quindi che Lucullo importò qualche nuova varietà, tra cui marasche e visciole, quest’ultime principale ingrediente dell’Amarena di Cantiano.

La domanda che ora sorge è: perchè si chiama Amarena di Cantiano se viene fatta con la visciola? per rispondere a questa domanda dobbiamo prima sapere che grandi categorie del ciliegio acido sono 3: Amarena, Marasca, Visciola e si differenziano tra loro in base alla forma, colore, e sapore. Anche il territorio è una sostanziale differenza, infatti mentre l’Amarena e la Marasca hanno maggiori esigenze per assicurare la resa, la Visciola rende bene in terreni poveri e particolarmente aridi. Questo fa sì che Amarena e Marasca sono presenti nella maggior parte del territorio italiano, mentre la Visciola trova l’habitat ideale nel centro Italia, specialmente la zona Umbro-Marchigiana.
Tornando quindi alla domanda, quando è nata l’Amarena di Cantiano, fine ‘800 – inizio ‘900, la parola Visciola non aveva una grande diffusione se non in ambito locale, fu così che si decise di chiamarla Amarena per facilitarne la sua distribuzione e promozione.

Questo frutto ama i terreni scoscesi collinari tipici della zona di Cantiano, alle pendici del monte Catria ed è qui che crescono spontanee, è così?

La Visciola è una varietà particolarmente rustica e si adatta bene a stazioni di media – alta collina o montagna e, come accennato prima, dà il meglio di sè in terreni poveri e aridi. Le zone intorno a Cantiano sono quindi preferenziali, infatti è facile trovare in natura piante di Visciole che crescono nella loro spontaneità. Da non tralasciare è anche l’aspetto climatico, questa pianta ama il sole, ma resiste anche alle basse temperature così come sopporta la siccità.

Il territorio è quindi alla base della crescita di queste piante, è un perfetto ciclo biologico è così? Ci può spiegare meglio?

Sì, é un ciclo biologico non forzato. Questo significa che crescendo in modo spontaneo adattandosi perfettamente al terreno e al clima, la pianta non necessita di ulteriori trattamenti chimici, infatti, le cure da noi adoperate sono congrue con quelle che di solito usano per le piantagioni biologiche, quindi assolutamente non nocive per la salute dell’uomo.

I suoi prodotti sono quindi naturali, senza conservante coloranti?

Esattamente, la nostra filosofia è una filosofia prettamente Naturale, a partire dalla pianta fino ad arrivare al prodotto finale. Le nostre Amarene sono prive di elementi chimici, ovvero senza l’utilizzo di conservanti, coloranti, acidifcanti e aromatizzanti artificiali. Tutto ciò si evince dai pochi ingredienti utilizzati: visciole, zucchero, Agar Agar e gomma di Tara (2 addensanti naturalissimi, ricavati da un’alga e dalla carruba peruviana), aroma naturale di mandorla amara, spezie e scorza di limone.