Intervista a Barbara Marcozzi, Responsabile commerciale

Il pastificio Marcozzi nasce dall’artigianalità e dal legame con il territorio di Campofilone, la pasta è trafilata in bronzo, diverse fasi della produzione sono ancora manuali, vengono utilizzate materie prime selezionate come il grano italiano e uova di galline allevate terra, può chiarirci meglio questi argomenti?

Come diciamo sempre, per la pasta Marcozzi l’origine è tutto! Infatti la nostra esperienza nasce dall’antichissima tradizione di Campofilone, dove si produce pasta all’uovo alla stessa maniera sin dal Medioevo. Questo bagaglio di esperienza e tradizione è stato tramandato di generazione in generazione fino ai giorni nostri, grazie all’importantissima figura delle “vergare”, le donne che si occupavano della casa e della cucina.
Oggi il nostro intento è di preservare questa preziosa eredità e al tempo stesso proiettarla nel futuro, modernizzando i processi di produzione soprattutto per abbassare sempre più il loro impatto ambientale.

Quanto è importante il territorio marchigiano per la qualità delle materie prime?

Premessa, per un’azienda che produce pasta all’uovo è praticamente impossibile utilizzare materie prime 100 % marchigiane perché nella nostra regione non c’è un’azienda in grado di fornire uova pastorizzate in quantità sufficiente.
Comunque, per una pasta come la nostra la qualità delle materie prime è fondamentale.
Utilizziamo solo ingredienti 100% italiani: semola di prima qualità e uova provenienti da galline allevate a terra. Ovviamente nessuno dei nostri prodotti contiene coloranti, conservanti o OGM, come imposto anche dal disciplinare di produzione dell’IGP.

Hai altre informazioni che vuoi raccontarci? Aggiungi ciò che ritieni utile sul territorio, anche e soprattutto sull’importanza e sulle caratteristiche del territorio.

Ci impegniamo per la valorizzazione del territorio: crediamo fortemente che la collaborazione e la sinergia tra le varie imprese locali siano fondamentali per crescere, innovare e diffondere la cultura delle tradizioni in Italia e all’estero.
Inoltre ci impegniamo a mantenere e migliorare la qualità dell’ambiente in cui operiamo, riducendo al minimo l’impatto ambientale della nostra filiera produttiva utilizzando energie rinnovabili e adoperando un astuccio in pura cellulosa e con la finestra in PLA – Acido polilattico per essere completamente riciclabile nella carta.

Cosa significa essere IGP? Puoi spiegarci l’aspetto della visione etica orientata al rispetto della natura e dell’uomo?

IGP (INDICAZIONE GEOGRAFICA PROTETTA) vuol dire innanzitutto legame col territorio e con le sue tradizioni. Questo comporta il rispetto di un disciplinare di produzione ben preciso, allo scopo di fornire un prodotto unico per ingredienti, proprietà nutritive e metodi di lavorazione artigianali.
Quindi possiamo dire che l’IGP sia un sinonimo di unicità, infatti i Maccheroncini di Campofilone IGP sono l’unica pasta all’uovo in Italia a poter vantare questo riconoscimento.

Che cosa è e come viene fatta l’operazione del foglietto?

Questa operazione è il fiore all’occhiello nella produzione della nostra pasta a Campofilone e simbolo della nostra artigianalità. Rispecchia una tradizione molto antica ed è effettuata solo da personale specializzato ed istruito per questa mansione.
L’operazione consiste nel prelevare con la lama di un coltello i fili di pasta e appena tagliati disporli, sempre manualmente, su un apposito foglietto ad uso alimentare. Questo ci permette di differenziare la nostra pasta dalle classiche paste all’uovo a nidi già al primo colpo d’occhio!